Page 87 - Le Riflesione su San Giuseppe
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chiama sempre a fidarsi e per questo invita al discernimento profondo del cuore alla luce della
ragione.
Più che scandagliare la realtà, il credente è chiamato a camminare nella storia della salvezza,
che per noi si consuma oggi, adesso; nel bel mezzo di una pandemia, che pur stravolgendo ogni nostra
accomodata realtà, richiama a riconsiderare la verità intima e profonda degli accadimenti: ogni storia
di salvezza è cammino di redenzione. Il Dio dell’amore, della tenerezza, non fa che operare questo.
A noi è sempre riconsegnata la responsabilità della scelta, della prospettiva. La capacità di
saper operare e vivere sapientemente nelle cose della vita.
Imparare di volta in volta l’arte di penetrare i meandri del Mistero, che se pur nella sua
imprevedibilità e inaccessibilità diventa possibilità costante di riconoscersi amati e per questo in
grado e all’altezza di amare. Giuseppe di Nazareth non è stato che questo.
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