Page 91 - Le Riflesione su San Giuseppe
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perché  è  interesse  di  Gesù  il  bene  della  persona,  del  bambino  o  del  ragazzo  che  frequenta  il
                 catechismo, o che partecipa alle lezioni a scuola, della famiglia, con cui cerchiamo di mantenere una
                 relazione, un dialogo continuo, del malato a cui portiamo l’Eucaristia, del gruppo di giovani che
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                 guidiamo . In tutte le nostre realtà, oltre la casa di formazione c’è almeno una comunità che lavora
                 in campo pastorale accanto agli Oblati: in Brasile, ad Apucarana, le suore collaborano nella pastorale
                 giovanile e vocazionale nella parrocchia guidata dagli Oblati; in Filippine alcune suore insegnano
                 nelle scuole degli Oblati di San Giuseppe, altre insegnano catechesi;  in Perù a Manzanilla-Lima le
                 suore animano diversi gruppi giovanili e la catechesi per i bambini e gli adulti nella parrocchia degli
                 Oblati, una  suora insegna  religione in una  scuola  diretta dagli Oblati e  da  qualche anno a  Lima
                 abbiamo aperto una comunità che collabora in una parrocchia e in una scuola diocesana. In Nigeria
                 le suore collaborano in parrocchia nella pastorale catechetica, giovanile e vocazionale, familiare, nella
                 casa di accoglienza e nella clinica, guidate dagli Oblati di San Giuseppe. In Italia, oltre a curare
                 l’accoglienza nell’ostello Marello e la Liturgia nella Chiesa di San Lorenzo in Fonte, a Bari (Ceglie
                 del Campo) collaborano nella parrocchia degli Oblati attraverso la catechesi, la guida dei ministranti,
                 la pastorale verso gli ammalati e le famiglie.

                 Naturalmente la gratuità e la purezza di cuore e di intenzione hanno un ruolo determinante nella cura
                 degli interessi di Gesù, perché così Maria e Giuseppe Lo curarono.
                 Come Maria e Giuseppe siamo chiamate a nutrire Gesù e sappiamo che il Signore ha fame e sete di
                 anime. Come Oblate di San Giuseppe siamo chiamate a condividere con il Signore il fine per cui Egli
                 stesso venne tra noi. In tutto ciò che facciamo, verso tutti coloro che incontriamo, non lasciandoci
                 trasportare da simpatie o antipatie, tra affinità o meno con il carattere delle persone, dobbiamo curare
                 gli interessi di Gesù, occuparci della salvezza delle anime, che fu il principale interesse di Gesù, nello
                 stile di Giuseppe e di Maria, con la loro dolcezza, attenzione, premura, essendo disposti anche a
                 soffrire, “purché sia contento il Signore”.

                 Maria e Giuseppe si sono prodigati per la crescita di Gesù. Come Oblate, sull’esempio e nello stile di
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                 Maria e Giuseppe desideriamo che Gesù cresca, che il Suo regno si diffonda . Attraverso la catechesi
                 ai piccoli, agli adulti, alle coppie, alle famiglie, perciò la nostra collaborazione nelle parrocchie e
                 nelle altre attività pastorali e apostoliche degli Oblati è importantissima per lo sviluppo della nostra
                 comune spiritualità. Naturalmente la prima evangelizzazione è l’esempio di vita, che deve essere
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                 coerente con il Vangelo che annunciamo .
                 Maria e Giuseppe già prima dell’arrivo di Gesù stavano costruendo la loro famiglia, in semplicità e
                 umiltà. Noi Oblate ci ispiriamo alla Santa Famiglia, anche se la nostra non è perfetta e i nostri limiti
                 si fanno sentire e vedere; tuttavia la nostra è una famiglia forte, perché è stretta dai legami che il
                 Signore stesso ha costituito tra noi, nel momento in cui ci ha scelte da diverse parti del mondo. Il
                 motivo per cui viviamo la vita fraterna in comunità è Gesù e a Lui chiediamo di aiutarci a costruire
                 la  nostra  famiglia,  cercando  di  vivere  in  modo  autentico  lo  spirito  della  casa  di  Nazareth.  Se



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                   Art. 62: “La scuola entra nelle finalità della Congregazione, che deve preparare religiose competenti nella attività
                 didattica e nell’insegnamento scolastico, ricordando che “al perfezionamento morale dell’uomo non basta la cultura della
                 mente senza l’educazione del cuore; o, per meglio dire, l’istruzione scompagnata dalla religione non può dare vera luce
                 all’intelletto e muovere efficacemente al bene la volontà” (San Giuseppe Marello).
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                   Art 59 : “ Nel lavoro pastorale, le Oblate di San Giuseppe devono mettere al primo posto l’annuncio del Regno di Dio,
                 facendosi maestre e guide nella preghiera, avviando la pratica dei Sacramenti, organizzando incontri, ritiri, corsi formativi,
                 ecc..”; Cfr. MARELLO GIUSEPPE, Regole della Congregazione di S. Giuseppe (1892): “Ad imitazione di S. Giuseppe
                 procureranno gli Oblati suoi di avere una tenera devozione al S. Cuore di Gesù e si faranno un impegno di propagarne il
                 regno, facendolo conoscere e amare specialmente nel suo Sacramento d’Amore, ricevendolo essi quanto più possono e
                 facendolo ricevere agli altri..”
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                   Cfr. VC 72.
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