Page 88 - Le Riflesione su San Giuseppe
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LE OBLATE DI SAN GIUSEPPE CURANO GLI INTERESSI DI GESÙ A IMITAZIONE DI
MARIA E GIUSEPPE
A cura di sr. Marianna Cortellino, OSJ
Le Oblate di San Giuseppe sono nate come coronazione del sogno di San Giuseppe Marello, che tentò
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di fondare, accanto al ramo maschile, una congregazione femminile, con la stessa spiritualità . Il suo
progetto fu bloccato dalla sua nomina a Vescovo, che gli impedì di realizzare questa sua intuizione,
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però egli rimise tutto nelle mani della Divina Provvidenza . E così nel 1994, con il XIII Capitolo
Generale degli Oblati, si ufficializzò la nascita delle Oblate di San Giuseppe come ramo femminile
della Congregazione “perché la spiritualità giuseppino-marelliana possa essere vissuta anche da
donne consacrate, arricchendo la Chiesa con questo dono di santificazione e di apostolato, che si
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ispira a San Giuseppe, il Custode del Redentore” . Diverse esperienze di vita comunitaria tra giovani
donne che volevano vivere la spiritualità giuseppino-marelliana erano cominciate e si andavano
consolidando in Brasile (1987), Filippine (1990), Perù (1994) e il XIII Capitolo Generale degli Oblati
voleva dare una forma giuridica a queste esperienze e una formazione unitaria alle giovani. Nel 1997
furono chiamate a Roma le prime suore dalle diverse nazioni e così realizzare questo progetto di
unitarietà e consolidamento.
Nelle nostre Costituzioni, molto simili a quelle degli Oblati, è scritto: “Le Oblate di San Giuseppe
hanno per fine principale la gloria di Dio e la propria santificazione. Ispirandosi al carisma di San
Giuseppe Marello, intendono riprodurre nella propria vita e nell’apostolato il mistero di Cristo, come
lo visse San Giuseppe accanto a Maria: nell’intimità con Dio, nella fede, nell’umiltà, nella vita
semplice e nascosta al mondo, nella laboriosità, nella ‘dedizione agli interessi di Gesù’. Esse curano
gli interessi di Gesù prestando il loro servizio alla Chiesa nelle forme di apostolato che ‘di giorno in
giorno la Provvidenza addita’, con speciale attenzione alle persone più bisognose e scegliendo di
preferenza le situazioni e i luoghi più disagiati.
Nel loro apostolato lavorano di preferenza in collaborazione con gli Oblati di San Giuseppe,
applicandosi in particolare: alla educazione morale e religiosa della gioventù, specialmente per mezzo
della catechesi; alle forme di apostolato suggerite dai tempi e dai luoghi, specialmente al lavoro
pastorale nelle parrocchie, nelle scuole e nelle missioni, con particolare attenzione alla promozione
della donna e al servizio dei poveri, degli anziani e dei malati; alla diffusione della devozione a San
Giuseppe, che propongono come Modello e Patrono della Chiesa e delle Famiglie cristiane.” (art.3)
Quest’articolo riassume la spiritualità e il carisma della Congregazione, riprendendo le note principali
del carisma e spiritualità degli Oblati, rivelando, per così dire, il volto femminile di un’unica
medaglia.
Le Oblate di San Giuseppe cercano di curare gli interessi di Gesù a imitazione di Maria Santissima e
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di San Giuseppe . Per comprendere questa missione affidata alle Oblate è necessario fare
un’importante premessa. Maria e Giuseppe erano, come individui e come coppia, protesi verso Gesù.
12 Cfr. DALMASO SEVERINO, OSJ, Biografia del Beato Giuseppe Marello, Vol. II, pp.1134-1137; Cfr. MORI
LUIGI, St. Congr. Fasc.5, pp.6-7; cfr. SSV, 797;cfr. RAINERO ANGELO, Maria Giuseppina di Gesù, sc. Tip. Madonna
dei Poveri, Milano 1978, p. 34; cfr. MARELLO GIUSEPPE, Lett. 170, 23 nov. 1889.
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Cfr. DALMASO SEVERINO, OSJ, Biografia del Beato Giuseppe Marello, Vol. II, pp. 1134-1137.
14 cfr. Delibera n. 20 del XIII Capitolo Generale degli Oblati di San Giuseppe.
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DALMASO SEVERINO, OSJ, Biografia del Beato Giuseppe Marello, Vol. II, p. 1136 “..il can Marello intendeva
dare inizio a un’istituzione femminile, parallela in un certo modo a quella degli Oblati e con la stessa spiritualità”; cfr.
art. 3 delle Costituzioni delle Oblate di San Giuseppe; cfr. MARELLO GIUSEPPE, Lett. 76 25 ott. 1872; Cfr. Fil. 2,
19-24;
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