Page 33 - Le Riflesione su San Giuseppe
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sì santa da noi tanto da imitare” (vedi Insegnamenti, p. 234). Il pensiero corrisponde pienamente al
pensiero di San Giuseppe Marello, come si può ricavare da altre fonti.
La seconda, la terza e la quarta preghiera, sono suggerite dal Marello a Suor Albertina, e sono qui di
seguito. La prima di queste è contenuta in una Preghiera a Maria per una buona confessione, e così
recita: “Mio grande San Giuseppe, siimi Protettore in vita e e in morte, in tempo di tentazione e di
discernimento” (senza data, p. 209). La seconda, più ampia, porta il titolo: Al patrocinio di San
Giuseppe: “O San Giuseppe, siimi Protettore in vita e massime in morte e possa intrecciare il tuo
nome con quello di Gesù e Maria;dammi il desiderio di imitarti e forza nell’umiltà, rassegnazione
perfetta alla volontà divina e così da questa verrà quello spirito d’orazione, quella carità, che
uguaglia in merito San Vincenzo e San Giuseppe, fa’ che ti imiti ed abbia una grande riconoscenza
ai tuoi favori fattimi. San Giuseppe, ti voglio proprio aver presente in tutti i momenti e azioni della
mia vita, circostanze, insomma dire come si portava San Giuseppe, così invocarlo per così fare io,
ufficio, parole, azioni […]” (senza data, p. 209) La terza di questo gruppo ha la data del 1 Luglio
1886 con il titolo: “Preghiera chiestagli” chiesta al direttore spirituale si può supporre, ed è una
preghiera rivolta al Cuore di Gesù, al Cuore di Maria SS. e al Cuore di San Giuseppe; in quest’ultima
parte dice: “O Cuore di San Giuseppe, unita ai Cuori di Gesù e di Maria, vi venero ed entro in questi
tre Cuori per mai più uscire, come pure nella vostra casetta di Nazaret,e con questi Cuori purissimi
voglio volare al Cielo a ringraziarvi di tutti i favori e benefici largitimi e di quello che mi fecero
elargire dalla Trinità SS.” (p. 211).
L’ultima delle cinque preghiere a San Giuseppe riportate da Suor Albertina è molto sintetica ed
essenziale: “San Giuseppe, patrono della vita interiore, fatemi da Maestro” e corrisponde pienamente
al pensiero di San Giuseppe Marello, come si può ricavare da altre fonti. Il Consiglio spirituale è stato
da lui dato alla suora il 14 marzo 1889 (vedi Insegnamenti, p. 204). San Giuseppe Marello, già
ordinato vescovo, aveva fatto ritorno a Asti ed era in attesa di separarsi dai suoi per procedere
all’ingresso nella diocesi di Acqui, il che avvenne il 16 giugno 1889.
Nel suo Magistero episcopale, San Giuseppe Marello suggerisce due invocazioni a San Giuseppe,
quando il 25 gennaio 1893 promuove con una lettera circolare ai parroci la Pia Associazione delle
Famiglie Cristiane, proiettando la spiritualità che si richiama a San Giuseppe nel mondo dei laici. Le
due preghiere a San Giuseppe sono qui elencate: “… E voi pure, o glorioso Patriarca S. Giuseppe,
sovveniteci colla vostra potente mediazione, ed offrite per le mani di Maria i nostri voti a Gesù”; la
seconda invocazione comprende la Santa Famiglia: “Gesù, Maria, Giuseppe, illuminateci,
soccorreteci, salvateci. Così sia”.
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