Page 42 - Le Riflesione su San Giuseppe
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SAN GIUSEPPE NEL NATALE DI GESU’
P. Ferdinando Pentrella, osj
Siamo a dicembre, il mese del Natale, e quest’anno l’8 dicembre
celebriamo nella Chiesa il 150° anniversario della proclamazione
di San Giuseppe a Patrono della Chiesa Cattolica (8 dicembre
1870) e in Congregazione la chiusura dell’Anno di San
Giuseppe, iniziato il 19 marzo 2019, con la chiusura posticipata
dal 19 marzo di questo anno a causa della pandemia mondiale di
cui stiamo ancora soffrendo.
Sono queste le motivazioni delle riflessioni che stiamo per fare
sulla presenza di San Giuseppe nella nascita di Gesù, secondo il
Vangelo, il Magistero e l’insegnamento del nostro Fondatore San
Giuseppe Marello.
1. “Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia” (Lc 2,16).
E’ la visita dei pastori a Betlemme e l’unico momento in cui il racconto evangelico della nascita di
Gesù presenta esplicitamente San Giuseppe. Tuttavia i riferimenti che il Vangelo fa a San Giuseppe
per la nascita di Gesù sono diversi. Ne prendiamo qualcuno da Matteo.
Nella genealogia : “… Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù
chiamato Cristo” (Mt 1,16). E nella “nascita di Gesù” (Mt 1,18-24) Giuseppe accetta la paternità :
“Essa (Maria) partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù” (Mt 1,21), “ (Maria) partorì un figlio, che
egli (Giuseppe) chiamò Gesù” (Mt 1, 24). Sappiamo che per gli ebrei dare il nome era il
riconoscimento della paternità.
In questo caso però la situazione è tutta diversa : per Giuseppe non si parla né si tratta di generazione.
In Matteo l’angelo gli dice chiaramente : “… quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt
1,20). Dopo si aggiunge : “(Giuseppe) prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la
conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù” (Mt 1,24). E in Luca (1,26-35), alla domanda
della “vergine” Maria : “Come è possibile? Non conosco uomo”, l’angelo risponde : “Lo Spirito
Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà
dunque santo e chiamato Figlio di Dio”.
Perciò il Bambino nato da Maria non proviene da alcun uomo. Egli “viene” dallo Spirito Santo; è
stato concepito per opera dello Spirito Santo.
Eppure tutti i riferimenti del Vangelo alla paternità di Giuseppe indicano una paternità vera, anche se
non naturale : non adottiva, perché Gesù non è il figlio di nessun altro uomo, né solo legale o giuridica,
perché Gesù è riconosciuto tale dalla legge e dagli uomini, ma voluta da Dio, inserita quindi nella
natura umana e nella famiglia di Gesù, con tutti gli attributi umani di un padre per il figlio. Per questo
è insieme una paternità affettiva, per i sentimenti e le azioni paterne di Giuseppe verso Gesù (“Tuo
padre ed io angosciati ti cercavamo” : Lc 2,48), e educativa, per la funzione educativa di Giuseppe
per Gesù “figlio del falegname”.
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