Page 167 - Le Riflesione su San Giuseppe
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VIVENDO  LA  SPIRITUALITÀ  DI  SAN  GIUSEPPE  MARELLO  COME  LAICI  E
                 COLTIVANDO VOCAZIONI RELIGIOSI NELLA FAMIGLIA                  28
                 Tommaso & Michela  SPENCER




                        Siamo gli sposi Tommaso e Michela Spencer e siamo molto contenti di poter stare qui fra voi
                 oggi. Abbiamo 34 anni di matrimonio, 11 figli e quattro nipoti. Quattro dei nostri figli si sono sposati
                 e un figlio è Oblato di San Giuseppe e verrà ordinato sacerdote quest’anno. Siamo cattolici da sempre
                 e ci siamo incontrati per la prima volta durante le lezioni in un’università cattolica. Adesso, abitiamo
                 al centro della California, fuori città. Tom è direttore di una scuola parrocchiale e io faccio la mamma
                 a tempo pieno e faccio scuola a casa ai nostri tre figli più giovani. Ci sentiamo un po’ intimiditi di
                 stare qui e ancora non riusciamo a credere che siamo stati chiamati proprio noi per la presentazione
                 di stamattina. Ci sentiamo davvero fortunati per i rapporti che ci legano agli Oblati, perché così sono
                 stati coinvolti nello sviluppo spirituale della nostra famiglia.

                        Preparando  questa  relazione,  abbiamo  pensato  che  fosse  importante  prendere  in
                 considerazione l’ambiente secolare nel quale viviamo e riflettere sui tempi nei quali ha vissuto il
                 nostro fondatore, San Giuseppe Marello. Studiando la sua storia, era ovvio per noi che il Marello ha
                 vissuto in un tempo non molto diverso dal nostro.

                        P.  Siro  Dal  Degan  O.S.J.  ha  scritto  una  storia  della  Congregazione  degli  Oblati  di  San
                 Giuseppe, pubblicata nel 1993. In quella storia, così descrive l’epoca in cui San Giuseppe Marello ha
                 vissuto: “Il secolo 19° e gli anni precedenti la prima Guerra Mondiale sono tempi che hanno messo
                 duramente alla prova la capacità della chiesa di sopravvivere all’assalto del secolarismo e dalle aperte
                 persecuzioni. La Chiesa perse, in quel periodo, la maggior parte dei suoi beni materiali; gli istituti
                 religiosi furono sciolti, le libertà religiose furono limitate unilateralmente o abolite; e furono fatte
                 leggi secolari con il preciso intento di eliminare o almeno ridurre l’impatto della Chiesa sulla società...
                 Uno dopo l’altro gli Stati del mondo occidentale hanno tolto alla Chiesa il controllo su alcuni aspetti
                 della vita che la Chiesa da sempre considerava: il matrimonio, l’educazione, l’osservanza pubblica
                 dei giorni festivi. In cambio, divenne normale proibire le processioni, specialmente con il Santissimo
                 Sacramento, censurare la stampa religiosa e la predicazione dal pulpito, e imporre alle chiese e ai
                 monasteri un ferreo controllo economico...”

                        Nel suo libro, Brevi Memorie, P. Giovanni Cortona, OSJ, scrisse: “Contava il Marello dieci
                 anni di sacerdozio, quando il Signore si compiacque di fargli conoscere finalmente la sua volontà
                 inspirandogli di fondare una Congregazione Religiosa, i cui membri avessero per fine principale di
                 onorare San Giuseppe, imitandone la virtù e cercando di uniformare la loro vita con quella povera,
                 umile e nascosta del grande Patriarca”. La risposta di San Giuseppe Marello alle difficoltà del suo
                 tempo  fu  di  vivere  una  vita  intima  con  Gesù.  Questa  spiritualità di  vita  umile  e  nascosta  non  è
                 destinata solo ai sacerdoti religiosi e alle suore, ma anche a noi, laici, come invito a imitare le virtù





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                   La Conferenza presentata da Tommaso e Michela Spencer  nel 3° Congresso Internazionale dei Laici Giuseppini –
                 marelliani, Filippine, Gennaio 2009.

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