Page 106 - Le Riflesione su San Giuseppe
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ricercando Gesù per ucciderlo da quando aveva visto nel “bambino neonato, il Re dei Giudei”, come
una minaccia diretta al suo regno. Giuseppe fu consigliato di fuggire in Egitto con Gesù e Maria.
“Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggi in Egitto” (Mt 2,14).
Dobbiamo notare qui come Giuseppe non ha esitato a obbedire e realizzare la volontà di Dio senza
timore.
Ora, per rispondere a Dio con una fede così profonda, Giuseppe sarebbe stato anche un uomo di
preghiera più profonda. Dopo il suo ritorno dall’Egitto, con Maria e Gesù, in tutte quelle vicende,
possiamo ben immaginare Giuseppe che si rivolge al Signore a casa con la sua famiglia, nella sua
bottega di falegname con Gesù, ed a Nazareth nella sinagoga in sabato con i suoi compaesani.
L’esempio di Giuseppe e anche la nostra vita dinamica di fede obbediente e della preghiera costante
sono un forte richiamo del ruolo spirituale che i padri devono svolgere nelle famiglie di oggi. In
molte famiglie cattoliche, la guida spirituale viene considerata particolarmente come se fosse la
responsabilità esclusiva di madre. Questo potrebbe significare che solo la madre legge le storie della
Bibbia e conduce la recita del santo Rosario e le preghiere di sera con i bambini quando sono piccoli.
Si potrebbe dire che solo la madre e i figli più piccoli frequentano la Chiesa. Si potrebbe dire che solo
la madre coinvolge se stessa negli eventi religiosi nella vita dei bambini. Qualunque sia la situazione,
San Giuseppe come padre, invita padri per ritornare a Dio, non semplicemente rimanendo in famiglia,
o complimentando madre, ma in modo profondo significativo, guidando la famiglia in una vita di
fede e di preghiera sulla via della salvezza.
San Giuseppe: un provveditore e protettore
Nella società moderna, i padri mettono l'accento nel provvedere una buona vita materialmente per i
loro figli e proteggerli da danni fisici. Questo è tutto bello e buono. Ma proteggono le loro famiglie
dal male morale e spirituale?
Prendiamo l'esempio di san Giuseppe. Come un falegname ha fatto molto di più che semplicemente
provvedere materialmente per la sua famiglia. Anche se la Scrittura tace sui dettagli della permanenza
della Santa Famiglia in Egitto dopo la fuga da Erode, si sa che l'Egitto a quel tempo aveva una cultura
pagana che ha accettato il culto di molti dèi. In tale ambiente, Giuseppe sicuramente ha protetto
spiritualmente la sua famiglia, mantenendo intatta la purezza della loro fede. Il mantenimento di
preghiera ebraica e le usanze familiare furano una priorità per lui come un marito e padre durante
l'esilio.
Stiamo vivendo oggi in un ambiente che spesso è ostile alla nostra fede. La tendenza materialistica è
così forte che erode la fiducia nella Provvidenza divina. Sono le mani dell'uomo, invece, che sono
fatti per lavorare di più, piuttosto che la mano nascosta e misteriosa di Dio; nella stessa vena, la mente
umana ha praticamente ripreso alla formazione degli eventi della vita in violazione del disegno divino.
Che cosa si può dire circa la protezione provveduta dai padri ai loro familiari oggi? In molti casi la
tutela è rivolta a ciò che è di minor valore - i beni materiali sulla ricchezza non-materiale, la comodità
fisica sulla crescita spirituale, egocentrismo sugli altri. Una manifestazione peggiore di tale
orientamento può essere il sacrificio di inestimabile vita umana stessa. Ovviamente, i valori sono stati
confusi, e la gerarchia di valori universalmente riconosciuta non è correttamente osservata. In una
certa misura anche noi, religiosi, sperimentiamo questo.
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