Page 19 - Le Riflesione su San Giuseppe
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il rischio di raffreddare la relazione con lui e di cadere nello stato spirituale che l’autore biblico denota
                 come: “né caldo né freddo” (Ap 3, 15). È fondamentale, pertanto, riaccendere “l’amore ardente per
                 Cristo  e  per  l’umanità”, troppo  spesso  diviso  tra  mille  "necessità"  inutili, e  centrare  tutto  se
                 stessi in Gesù, "l’unico necessario" dal quale tutto proviene ed assume significato e valore.

                 Tornare all'essenziale ci porta, infine, a rivolgere gli occhi, da figli, a San Giuseppe (Ite ad Joseph),
                 maestro di vita interiore e a recuperare il suo inconfondibile stile di servizio umile e operoso. Alla
                 scuola del santo Falegname si impara a mettere Dio al primo posto, accettando con gratitudine, come
                 lui,  “le  sette  gioie  e  i  sette  dolori”  dell’esistenza  umana  che  danno  colore  alla  quotidianità  e  si
                 susseguono in diverse forme e tempi. In sua compagnia si apprende a vivere da fratelli e a sentirsi
                 parte di un istituto in missione.

                 L’essenziale, in fondo, è la spiritualità.


                 Attingere alle sorgenti
                 Il 23 gennaio del corrente anno, festa dei Santi Sposi Maria e Giuseppe, sono entrate in vigore,
                 insieme  al  Regolamento  Generale,  le  Costituzioni  riviste  dal  XVII  Capitolo  Generale.  Questo
                 momento  costituisce  un’opportunità  per  approfondire  la  nostra  identità  carismatica  sul  versate
                 dell’essere e dell’agire, incoraggiando allo stesso tempo una vera revisione di vita allo scopo di vedere
                 se stiamo perseguendo, in sintonia con i bisogni della Chiesa, l’ideale tracciato dal nostro Santo.
                 In effetti ogni generazione di Oblati ha il compito di custodire l’eredità spirituale ma, allo stesso
                 tempo, è chiamata a ridire ed esprimere in un linguaggio comprensibile gli elementi del carisma,
                 affinché siano assimilati e incarnati in uno stile di vita personale, comunitario e apostolico.


                 Con lo scopo di rivitalizzare la nostra vita, d’infondere lo spirito di famiglia nelle comunità e ed
                 infervorare l’apostolato, sicuramente ci può essere anche d’aiuto la lettura delle opere del nostro
                 Fondatore. Negli ultimi anni è stata realizzata l’edizione critica e completa delle lettere e degli scritti,
                 apparsa in italiano in diversi volumi della collana di Studi Marelliani. Tale realizzazione senz’altro
                 facilita lo studio e agevola anche l’elaborazione delle tesi che si possono dedicare ai vari aspetti della
                 spiritualità.

                 Inoltre, nella formazione iniziale e permanente, è proficua la familiarità con alcune pubblicazioni che
                 esplorano  diverse  dimensioni  della  nostra  spiritualità.  Al  riguardo  basta  menzionare,  in  ordine
                 cronologico, alcuni autori di primaria importanza: P. Giovanni Battista Cortona, P. Angelo Rainero,
                 P.  Antonio  Geremia,  P.  Mario  Pasetti,  P.  Severino  Dalmaso,  P.  Tarcisio  Stramare,  P.  Nicola
                 Cuccovillo,  P.  José  Bertolin,  P.  Larry  Toschi  e  P.  Mauro  Negro.  L’apporto  di  questi  confratelli
                 costituisce il canone di  riferimento per chi  cerca  l’ispirazione nell’esperienza  carismatica  di San
                 Giuseppe Marello.

                 Ultimamente è apparso in portoghese il libro di P. Mario Guinzoni, intitolato "Sulle orme di San
                 Giuseppe Marello. La spiritualità giuseppino marelliana per la formazione iniziale e permanente".
                 È già stato tradotto in italiano, spagnolo e polacco e la Provincia “Santi Sposi” (USA) sta curando la
                 traduzione in inglese. L’autore, italiano di nascita e brasiliano di scelta, si rivolge al lettore in questo
                 modo: “Amico mio, amica mia, tu hai la possibilità di evangelizzare la tua vita con queste dieci letture
                 che aiutano a trasformare la prosa della tua vita in poesia e santità”. Raccomando vivamente la lettura
                 di questo sussidio importante.



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