Page 14 - Le Riflesione su San Giuseppe
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Ma allo stesso tempo la dimensione contemplativa è uno dei segreti del rinnovamento della vita
personale e della vita consacrata, perché conduce alla conoscenza sperimentale di Cristo. Soltanto chi
l’ha udito, visto con i propri occhi, contemplato e toccato con le proprie mani può rendergli la vera
testimonianza (cf 1 Giov 1,1). Da aggiungere che questo atteggiamento interiore non isola la persona
dalla storia e dalla chiesa, ma aiuta a vedere la realtà in una nuova luce e permette di attingervi la
forza e il sostegno dell’apostolato.
Il nostro Fondatore ammirava proprio questa dimensione profonda del Custode del Redentore: “Ma
il punto della vita di San Giuseppe dove intratteneva di più i suoi diletti figli – ricorda don Cortona -
era la vita nascosta di questo gran Patriarca con il suo amatissimo Gesù. – “la sua vita è stata tutta
nascosta con Gesù in Dio. Ecco tutte le sue grandezze e tutti i suoi meriti, tale è la vera sua vita. Egli
è in ciò che Dio lo propone per modello a tutta la Chiesa, ma più e sovente ripeteva il padre che
siccome nella Chiesa vi erano congregazioni religiose che avevano per iscopo particolare di meditare
i dolori di Maria Santissima come i
servi di Maria, ed altri per meditare la Passione di Gesù come i passionisti, così gli oblati di San
Giuseppe dovevano farsi uno studio di imitare più da vicino che potevano la vita nascosta di San
Giuseppe: “et vita vestra abscondita cum Christo in Deo”. – Fortunati quelli, diceva, che capiscono
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il progetto della vita nascosta: essi daranno certamente grande gloria a Dio” .
Buona festa del nostro santo Fondatore. Rinnovo a tutti l'augurio di un buon Anno di San Giuseppe e
la richiesta di ricordarci mutuamente nella preghiera.
Con saluto fraterno,
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G.B. CORTONA, Brevi memorie, in Studi Marelliani, 1-2 (2012), 63 e 64.
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