Page 11 - Le Riflesione su San Giuseppe
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OBLATI DI SAN GIUSEPPE
P. JAN PELCZARSKI, OSJ
SUPERIORE GENERALE
C 056/2019
Lettera per la solennità di San Giuseppe Marello
Roma, 30 maggio 2019
San Giuseppe – contemplativo non soltanto in azione
Agli Oblati di San Giuseppe
Cari Confratelli,
Due anni fa ho partecipato in Bolivia a un dibattito sulla condizione attuale e sul futuro della vita
consacrata. È stato interessante il diagnostico del momento presente con la messa in rilievo dei diversi
sintomi positivi e negativi, del resto abbastanza conosciuti o per esperienza o per lettura delle
pubblicazioni dedicate al tema. In fondo, nel mondo globalizzato le sfide affrontate dai religiosi non
sono molto differenti da un continente all’altro. Da segnalare che sul versante negativo si è
sottolineata anche la mancanza di entusiasmo e la stanchezza esistenziale di alcuni religiosi, la scarsità
vocazionale e le sfide legate alla vita nelle comunità internazionali.
Non meno coinvolgente è stato il tentativo di trovare e indicare i possibili percorsi per rinvigorire la
missione dei consacrati, plasmare le comunità con una spiritualità intensa, suscitare il dinamismo
missionario e favorire la fioritura di nuove vocazioni. Nella ricerca delle ricette utili, è stata auspicata
la riforma organizzativa e strutturale, si è accennato al bisogno di uno stile di vita più evangelico e
più vicino ai poveri, e si è sottolineata l’urgenza della missione di frontiera.
Senz’altro tutte le proposte sono valide e hanno una certa rilevanza ma, a dire il vero, ha attirato la
mia attenzione un intervento che, evocando il linguaggio di Papa Francesco, ha nominato “l’anemia
contemplativa” dei consacrati come uno dei fattori della crisi attuale. Secondo l’autore
dell’intervento, “l’anemia contemplativa” è il risultato della scarsa pratica del raccoglimento, del
silenzio, della preghiera e della meditazione della Parola di Dio. Questa carenza si traduce in scarsa
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