Page 67 - Le Riflesione su San Giuseppe
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SAN GIUSEPPE, L’EDUCATORE
Maximo A. Sevilla, Jr., OSJ
Introduzione
In un'intervista televisiva con P. Tarcisio
Stramare, OSJ di Tv2000.it riguardo alla figura di San
Giuseppe, il nostro eminente giuseppino Oblato ha
spiegato che ci sono quattro titoli più importanti di San
Giuseppe che lui solo possiede. Sono in particolare :
padre di Gesù, coniuge di Maria, figlio di Davide e
uomo giusto. Alla fine dell'intervista ha osservato: «Con
i
questi titoli così, cosa vuoi di più?» .
In effetti, se esiste un titolo attribuito a San
Giuseppe, come essere chiamato il patrono della Chiesa
universale o il modello di tutti i lavoratori, deve trovare
le sue basi su quei quattro attributi di San Giuseppe
trovati nelle Scritture. Come ha sottolineato P. Stramare,
San Giuseppe è importante non perché era il patrono e
il modello degli operai, ma perché, prima di tutto, è stato
scelto da Dio come padre di Gesù. Nel suo più importante insegnamento magistrale su San Giuseppe,
ii
la Redemptoris Custos , San Giovanni Paolo II ha chiarito che «Giuseppe è il padre: non è la sua una
paternità derivante dalla generazione; eppure, essa non è «apparente», o soltanto «sostitutiva», ma
possiede in pieno l'autenticità della paternità umana, della missione paterna nella famiglia (RC n.
21)».
In questo articolo rifletterò sul ruolo di San Giuseppe come insegnante ed educatore : un
dovere inerente alla sua missione di essere padre di Gesù. San Giovanni Paolo II ha sottolineato
questo importante servizio della sua paternità nella Redemptoris Custos con queste parole: «La
crescita di Gesù «in sapienza, in età e in grazia» (Lc 2,52) avvenne nell'ambito della santa Famiglia
sotto gli occhi di Giuseppe, che aveva l'alto compito di «allevare», ossia di nutrire, di vestire e di
istruire Gesù nella legge e in un mestiere, in conformità ai doveri assegnati al padre.»
Le obbligazioni della paternità ebraica
Per apprezzare e comprendere appieno il ruolo di San Giuseppe nell'educazione di Gesù, ci
aiuterà senza dubbio una visione più profonda del concetto di paternità ebraica, secondo l'antica
tradizione ebraica. Il seguente passaggio del Talmud babilonese, la fonte più importante della legge
religiosa ebraica e della teologia ebraica, riassume la missione di un padre ebreo a suo figlio:
«Il padre è tenuto a circoncidere suo figlio; riscattarlo [riferendosi al figlio primogenito,
secondo i passi biblici di Numeri 18: 15-16]; insegnargli la Torah; assicurarsi che si sposi e
insegnargli un mestiere. Alcuni dicono che deve anche insegnargli a nuotare. Il rabbino Giuda
iii
dice che chiunque non insegna a suo figlio un mestiere gli insegna rapina» .
In particolare, i sei doveri elencati dal Talmud sono «specifici per genere». Sono responsabilità
iv
specifiche e uniche di un padre verso suo figlio, mentre la madre non è vincolata da questi obblighi .
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